Venezia nascosta: esplora i luoghi dimenticati dai turisti

Tutti conoscono Piazza San Marco, il ponte dei sospiri e il ponte di Rialto, ma in quanti possono dire di aver esplorato la vera anima di Venezia?

Venezia è in assoluto una delle città più visitate del mondo, tuttavia è troppo spesso preda di turisti che vogliono solamente vedere le attrazioni più famose, senza avere il desiderio di addentrarsi nel vero e autentico spirito veneziano che è invece possibile trovare soltanto spingendosi più a fondo in quelli che sono i meandri della Serenissima.

Non che luoghi di interesse più blasonati siano da snobbare per partito preso, ci mancherebbe: Piazza San Marco, il ponte dei Sospiri, il ponte di Rialto e via dicendo sono dei punti di riferimento irrinunciabili per chi visiti la città per la prima volta; tuttavia, per chi magari ha l’opportunità di fermarsi a Venezia anche più volte durante l’anno, andare alla scoperta dei luoghi più segreti potrebbe essere più interessante.

Per chi abita nelle regioni limitrofe, raggiungere Venezia è davvero agevole grazie a treni e autobus, mentre chi abita più lontano è solo poco più sfortunato, dal momento che può agevolmente trovare un volo low cost per l’aeroporto di Treviso e da lì raggiungere Venezia tramite il conveniente servizio autobus che collega le due città in poco più di mezzora.

Una volta raggiunta la Serenissima, la prima tappa fuori dall’ordinario a cui ci si può dirigere è la Corte del Milion: situata vicino alla chiesa di San Giovanni Crisostomo, la corte è un autentico angolo di medioevo rimasto intatto e al riparto dal nugolo di turisti che affolla sempre le strade della città. Nella corte si trova anche il più antico ristorante della città: l’Osteria Il Milion, locale storico d’Italia con nove tavoli e un ricco menù a base di pesce.

Altro luogo assolutamente caratteristico e imperdibile per gli amanti della tradizione è lo Squero di San Trovaso: localizzato nel sestiere di Dorsoduro, accanto alla chiesa di San Trovaso, si trova il luogo più antico dove nascono le gondole, per l’appunto lo squero. Le gondole vengono fatte a mano, proprio come vuole la tradizione: lo squerraolo – ovvero il maestro artigiano specializzato – ricava l’imbarcazione da otto tipi di legno: non vengono impiegate tecnologie per questa operazione, solo la forza delle braccia e gli strumenti del mestiere; inutile dire che per la realizzazione di una gondola a regola d’arte ci vogliono mesi interi.

Infine, una visita è d’obbligo al Casino Vernier, vero e proprio luogo di culto della Venezia storica: tra Sei e Settecento non c’era veneziano che non si desse al gioco d’azzardo nelle sale del Vernier. Oggi il Casino è sede dell’associazione culturale italo-francese Alliance Française ed è aperto a visite pubbliche: la curiosità di questo luogo è sicuramente la presenza di uno spioncino segreto dal quale è possibile spiare la sala d’ingresso.

Per concludere il tour tra i luoghi più insoliti di Venezia, il consiglio è di trascorrere la serata presso uno dei numerosi bacari disseminati nei vari quartieri della città: si tratta di osterie tipiche, caratterizzate da un arredamento piuttosto semplice, con sedie e banconi di legno e la presenza della cucina tradizionale, quindi cicheti, sarde in saòr, baccalà mantecato, folpeti, polpettine di pesce e pesce fritto, il tutto accompagnato da un’ampia scelta di vini al calice.